Possiamo vivere qualche mese senza mangiare e qualche settimana senza bere ma solo pochi minuti senza respirare.
Il respiro è vita e questa pandemia che colpisce principalmente le vie respiratorie ci ricorda prepotentemente quanto sia importante!
Potrei elencarti i benefici che traiamo da una buona respirazione e invece ti invito a considerarlo da un punto di vista diverso: simbolico.
Io credo che il respiro rappresenti simbolicamente il fluire della vita, il perfetto equilibrio tra dare e avere; equilibrio, che se perseguiamo la salute in senso ampio, dobbiamo cercare di mantenere.
A nessuno verrebbe in mente di inspirare e… inspirare e… inspirare… al solo pensiero ci si sente soffocare. A ogni inspiro segue naturalmente un espiro, la vita è garantita dallo scambio costante di energia con l’universo e non è un’affermazione retorica, infatti concretamente quando inspiriamo un po’ di universo diventa parte di noi e quando espiriamo restituiamo un po’di noi stessi all’universo.
Credo che dovremmo imparare a vivere come respiriamo, ossia garantendo quell’equilibrio fra dare e avere, favorendo questo scambio con la fiducia e la consapevolezza che non c’è nessuna necessità di trattenere nulla: anzi il trattenere crea solamente un blocco che alla lunga ci “ucciderà”.
Ogni inspiro rappresenta la capacità di ognuno di accogliere, di ricevere mentre ogni espiro rappresenta la capacità di lasciare andare. Accogliere e lasciare andare come l’alveo di un fiume: essere nel flusso della vita!
Infatti il grande monaco buddista Thich Nhat Hanh a tal proposito afferma: “Il tuo respiro deve fluire con grazia, come un fiume e non come una catena di aspre montagne o il galoppo di un cavallo”.
Il respiro deve scorrere come un fiume ecco perché lo yoga comprende esercizi per renderlo profondo e calmo.
Nello Hatha Yoga Pradipika è scritto: “Quando il respiro è affannoso anche la mente è instabile. Ma quando il respiro si calma anche la mente lo fa. Pertanto, si deve imparare a controllarlo”.
Il respiro però, proprio come la vita, avviene da sé, quindi prima di fare esercizi di pranayama, fondamentali nella pratica dello yoga, é importante che impariamo ad osservarlo.
Ti invito a provare questa pratica: fermati e siediti a terra o anche su una sedia, assicurati che la schiena sia diritta e osserva il tuo respiro: inspiro… espiro… inspiro…espiro… semplicemente osservalo senza intervenire, se ti distrai, senza giudicarti o arrabbiarti con te stesso dicendoti che non ce la fai, torna ad osservare il respiro. Divieni consapevole del fatto che esso avviene da sé e che si tratta di fatto di uno scambio con l’universo, divieni consapevole del perfetto equilibrio fra avere e dare, accogli e lascia andare… accogli e lascia andare… accogli e lascia andare.
Fai questo per cinque minuti, possibilmente tutti i giorni: magari troverai il respiro affannato e corto, accoglilo e vedrai che diventerà più calmo e profondo, la tua mente si placherà e ritroverai rinnovato vigore ed energia.
Respirare diventerà così la tua meditazione.
BUONA PRATICA