Era da tempo che avevo il desiderio di imparare il massaggio thai.
Perché proprio questo tipo di massaggio?
Perché quando l’ho ricevuto mi è piaciuto molto e poi perché ha molto a che fare con lo yoga, pratica che amo e insegno da una decina di anni.
Grazie a un’amica ho incontrato Flora Bisogno che insegna a Firenze oltre che in Thailandia. La formazione con lei è stata meravigliosa, Flora ha una grande esperienza ed è molto generosa nel passare gli insegnamenti.
Più che un corso è stato un percorso di crescita innanzitutto personale. Infatti, come dice Ajahn Pirchets Boonthumme: ”Why do you do Thai Massage? To heal. To heal yourself”. Infatti, la formazione e i primi massaggi che ho fatto ad amici e parenti mi hanno dato l’opportunità di osservare me stessa da un punto di vista inedito ed è stato molto interessante vedermi in vesti per me totalmente nuove.
È interessante osservare noi stessi e il mondo da nuove prospettive, apre la mente e il cuore.
Quello che mi sono portata a casa dalla formazione, oltre ad aver imparato le tecniche, è che il tocco consapevole può fare davvero miracoli, una mano appoggiata su un ginocchio o su una spalla tesa, senza apparentemente fare nulla, può favorire il rilascio delle tensioni. Ciò che è importate è che l’operatore sappia restare in ascolto e lasciare il tempo al corpo del ricevete di avviare il processo di guarigione.
Il corpo sa!
Mi sono portata a casa il valore della presenza autentica: l’essere lì, al cento per cento, per quella persona che ha deciso di affidarsi a te per quell’ora e mezza è la CURA!
Mi sono portata a casa il nutrimento che la nostra anima riceve dal contatto amorevole.
Che cos’è il massaggio thailandese
Il massaggio thai è un particolare massaggio orientale che affonda le sue radici nella medicina tradizionale thailandese, derivato dall’unione di medicina ayurvedica e tecniche di yoga
Si basa su allungamenti, stiramenti e pressioni e a tecniche di yoga con lo scopo di stimolare e sbloccare i canali del corpo, detti (secondo la medicina tradizionale thailandese) sen che vengono attraversati dal prana, l’energia vitale.
L’esistenza di queste linee è il fondamento teorico del massaggio tailandese. Dieci di queste linee sono particolarmente importanti nel massaggio thailandese; infatti, il loro massaggio è sufficiente per condurre un trattamento completo.
Come nasce il massaggio thailandese
La storia del massaggio thailandese si perde nella notte dei tempi.
Si narra che questo massaggio nasca con Jivaka Kumar Bhaccha (conosciuto con il nome di Shivago), il medico personale del Bhudda e del Sangha; fu egli a codificare il massaggio thailandese per la prima volta nel V secolo a.C.
Nonostante ciò che sappiamo su Kumar Bhacca, gran parte delle origini del massaggio thai e della medicina tradizionale thailandese rimangono tuttora oscure.
La ragione per cui le origini di questo massaggio siano ancora avvolte nel mistero è dovuta al fatto che per secoli il sapere medico è stato tramandato oralmente da maestro ad allievo.
Si ritiene che gli insegnamenti di Kumar Bhaccha siano giunti nell’attuale Thailandia già nel III o II secolo a.C. Il massaggio thai è menzionato all’interno di scritture mediche del XVII secolo scritte su foglie di palma in lingua pali. La gran parte di queste scritture è andata persa nel 1767 durante l’invasione da parte della Birmania. Ne sono sopravvissuti alcuni preziosissimi frammenti successivamente scolpiti su pietra poi collocati sulle pareti del tempio di Phra Chetuphon a Bangkok. Questi testi scolpiti rappresentano una ricca fonte per chi volesse esplorare in background teorico di questo massaggio.
I diagrammi di massaggio rappresentati sul tempio non pretendono di essere fisiologicamente accurati, sono solo un dispositivo schematico per mostrare lo schema delle linee sen e dei punti di digitopressione. L’anatomia non ha avuto un ruolo importante nel massaggio thailandese.
Ancora oggi, soprattutto in occidente, non è facile accettare che un trattamento si fondi su digitopressioni di linee “invisibili”, attraverso una radiografia per esempio, ma i benefici tratti dai riceventi confermano la bontà di questo antico massaggio.
Come si effettua il massaggio thai
Il massaggio thailandese viene eseguito a terra, su un materassino. Poiché non è previsto l’utilizzo di oli (così è nel massaggio che ho imparato io) si può ricevere vestiti purchè gli abiti siamo comodi.
Il massaggiatore si porta in uno stato di calma e centratura, questa fase è fondamentale per l’efficacia del trattamento.
Inizia quindi il massaggio vero e proprio trattando i sen mediante pressioni, impastamenti, allungamenti e torsioni in posizioni diverse, molte delle quali richiamano gli asana dello yoga.
Il massaggio può durare da un’ora a un’ora e mezza e coinvolge tutto il corpo, dai piedi alla testa.
Questo massaggio è sempre stato considerato una pratica spirituale. Fino a poco tempo fa era il Wat, ossia il tempio, il luogo in cui veniva praticato.
Oggi il massaggio thai viene praticato in luoghi che possiamo definire profani, in Thailandia è possibile ricevere un massaggio anche per strada, ma, come ci ha insegnato Flora durante la formazione, gentilezza amorevole, compassione, gioia ed equanimità (metta, karuna, mudita e uppekha) sono i quattro stati mentali con i quali il massaggio dovrebbe essere donato. I quattro incommesurabili, così si chiamano questi stati mentali, rendono il massaggio una pratica spirituale, un’esperienza meditativa per il ricevente ma anche per chi dona il massaggio.
Precauzioni e controindicazioni
Nonostante il massaggio thailandese doni al corpo e alla mente dei profondi effetti benefici, è importante avere delle dovute precauzioni e astenersi dalla pratica in caso di lesioni e patologie, come ad esempio:
- se hai recentemente subìto lesioni cutanee o fratture
- se soffri di malattie cardiovascolari
- in caso di vene varicose e capillari fragili
I benefici del massaggio thailandese
Se effettuato con metodo e rigore, il massaggio thailandese saprà donarti dei profondi effetti psicofisici positivi. Vediamo quali:
- calma la mente
- riduce le tensioni muscolari
- favorisce il drenaggio linfatico
- libera da stress, ansia e lievi forme di depressione
- contrasta i disturbi del sonno, come l’insonnia
- stimola il funzionamento degli organi addominali
- migliora la circolazione
- attenua i dolori articolari e muscolari e i dolori cervicali
- migliora la mobilità delle giunture
- allunga i muscoli
- riallinea la postura
- favorisce l’eliminazione delle tossine dal corpo
- dona alla tua mente uno stato di calma e benessere
- rende il corpo più energico.
Conclusioni
Il massaggio thailandese è davvero un massaggio profondo, una vera e propria esperienza meditativa capace di riequilibrare corpo e mente, donandoti calma e benessere ma anche energia mentale e vigore fisico.