Vishuddha, il quinto chakra

Vishudda significa “il purissimo”, è situato all’altezza della gola, è collegato alla tiroide oltre che all’apparato fonatorio: corde vocali, orecchie e vertebre cervicali.

La sua funzione è legata fondamentalmente alla capacità di comunicare e tradurre in suoni e immagini ciò che abbiamo dentro. Ci prepara all’ascolto e assume fondamentale importanza tutto ciò che è suono e vibrazione.

Nella pratica dello yoga vengono spesso recitati i mantra in sanscrito, anche detta lingua vibrazionale. La vibrazione che si percepisce dal suono va a toccare punti specifici del nostro corpo. I mantra sono uno strumento importante di guarigione, una preghiera vibratoria che smuove le energie bloccate creando armonia nel corpo e nella coscienza. Non è necessario conoscere la traduzione e il significato dei mantra, è sufficiente creare una buona connessione con il suono e lasciarlo vibrare dentro di noi.

Ogni chakra è abbinato a un bija mantra, definito mantra seme:

I Muladhara LAM

II Svadhisthana VAM

III Manipura RAM

IV Anahata YAM

V Vishudda HAM

VI Ajna OM

VII Sahasrara (nessuno)

L’elemento relato a questo chakra è l’etere che rimanda al vuoto, alla vastità e alla purezza.

Questo chakra rappresenta un ponte tra i nostri pensieri e le nostre azioni, oltre che un punto di passaggio verso dimensioni sempre più sottili di coscienza.

Vishudda è un loto con 16 petali in cui sono inscritte le 16 vocali dell’alfabeto sanscrito, un triangolo rovesciato con la punta verso il basso che simboleggia l’energia femminile, nel centro c’è un cerchio. Il colore è il blu turchese.

Tra le Divinità troviamo Sadashiva, un aspetto del dio Shiva che viene rappresentato totalmente unito alla sua sposa Parvati qui chiamata Chakra Girija. Abbiamo quindi unito totalmente il sole e la luna, il maschile e il femminile. La cavalcatura è il toro Nandin. La Shakti è Shakini.

PRATICA di HATHA YOGA

La pratica adatta a vishudda lavora sulle vertebre cervicali, puoi provare questa breve sequenza e le posizioni invertite come sarvangasana e halasana che sono sconsigliate a tutti coloro che hanno problemi come ernie o protrusioni alle vertebre cervicali. Inoltre le posizioni invertite sono sconsigliate anche a chi soffre di pressione alta.